Più negli occhi che sui fianchi

La socia avvisa “Volantino in buca: manicure a 5 euro e pedicure a 10 per tutto il mese”. Non me la perdo un'occasione così, telefono e prenoto. Entro in un locale bianco e viola: viola! Si scordi di me la mia vecchia este, questa già mi piace. Mi accoglie una testa corvina tutto pepe, non proprio una scolaretta, non proprio timida. Vado per la pedicure, e la pedicure mi fa. Senza propinarmi creme all'aloe che tanto fanno bene alla pelle, ma non a quella del mio portafogli. Senza propinarmi trattamenti anticellulite con sali del mar morto e acqua di Lourdes dai risultati miracolosi. Insomma una che si fa i fatti suoi, e lavora. Intanto però parla. Anche di sé. Così scopro che Patrizia è una cinquantenne (dove si deve firmare per arrivarci così?) che da poco con una socia ha aperto questo studio, prima lavorarava come istruttrice in palestra (ah, ecco spiegato). Come previsto, abbandono la vecchia este per la nuova, e sale la confidenza. Si parla di viaggi, di uomini, di tutto tranne che di cucina. E mi cazzia. Eccome se mi cazzia. “Randa, sono due mesi che mi dici che hai la borsa della palestra in macchina, e ancora non ti sei iscritta? Oggi ci vai, ti iscrivi e poi mi mandi un SMS: voglio le prove! Che ti resta poco tempo: prima dei quaranta una riesce a darsi una sistemata, dopo è finita, o vivi di rendita, o sei fottuta per sempre. E io lo so. Fallo finché sei in tempo!”. Quel giorno ti sei iscritta. Ma le cose non migliorano. “Randa, non ho voglia di cazziarti per tutto. Facciamo che oggi ti ripeto solo che non devi tagliare le unghie tanto così, il resto che ti dovrei dire lo ometto..”. Oh ma cosa ometti, in palestra ci vado quasi tutti i giorni, che hai da omettere? “Se in palestra ci vai, vuol dire che mangi come un porco, altrimenti non saresti gonfia così”. Che dolce, che tenera. Che lapalissiana. Cavoli, ci son rimasta male, non tanto per come l'ha detto, ma perché ha ragione. Che il tatto è importante sì, ma solo con chi non attiva il cervello. Torno a casa, mi guardo allo specchio. Dieta ferrea che ha ragione lei. Torno dopo una decina di giorni. Della dieta non ho detto niente, e lei “Ah, ci siamo messi a regime finalmente eh? ”. Ma come fa ad azzeccarci sempre? Forse a sto giro, la fame mi si leggeva negli occhi più che nei fianchi.

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Randagia, che il viola non si mette a caso