Il mercato del pesce di Andora (SV)

Se ti presenti al Mercato del Pesce del Porto di Andora la mattina intorno alle 9 hai una discreta possibilità di portare a casa del pesce freschissimo, solo dal mercoledì. Certo non devi pretendere la scelta tipica delle pesco-gioiellerie del centro: qui l’orata non si fa quasi vedere e quando c’è te la frega la madama prima. Poco importa: non esistono solo orate e branzini, qui c’è pesce di stagione, anzi di giornata.

AzzurroAndora 11-13 Settembre

Oggi a #azzurroandora Michele Cardarelli della Cooperativa Capo Mele ci insegna come comportarci nei confronti del pescato e del pescatore. Per l’occasione indossa una maglietta bianca a strisce blu che fa sorridere.

Michele Cardarelli a Azzurro Andora

Il viso mi è familiare: l’ho visto ogni mattina al porto, senza la maglietta a righe ma con il suo pescato scintillante, purtroppo spesso già prenotato. Sul bancone di marmo sotto la tettoia del mercato del pesce, Michele e altri due pescatori mettevano in mostra l’offerta del giorno. Purtroppo sono rimasti solo in tre ad Andora a fare questo mestiere o questo mercato: pochi ma buoni.

L’arrivo del pesce sul bancone…

E’ uno spettacolo. I pesci sono ancora vivi, saltano: qualcuno non tollera questa vista e chiude gli occhi, ma poi tira fuori i soldi e acquista a occhi chiusi,probabilmente lo stomaco si apre anche quando l’occhio si chiude.

Io non ero in grado di riconoscere neanche uno dei pesci sul marmo e non avrei saputo come cucinarli, mi sono lasciata consigliare così ho provato il pesce monaco in insalata, la salpa in padella, il luccio al forno che forse bollito sarebbe stato meglio. Sbagliando s’impara e ascoltando ancora di più.

Cosa mi suggerisce oggi?

Michele ci consiglia di ascoltare: ci suggerisce di non andare a chiedere “Vorrei un’orata” ma piuttosto “Cosa mi suggerisce oggi?”. Ci chiede di fidarci di chi ci vende il pesce, credere che ci consiglia per il meglio e non (solo) per vendere quello che ha.

Fidarti io mi fido, anche se qualche fregatura sui prezzi l’ho già presa, ma era così buono che chissene…

L’offerta del giorno al mercato del pesce

Sono un pescatore, non un uomo di cultura

L’applauso è nato spontaneo quando Michele, un po’ impacciato con la scelta delle parole ma ben deciso con gli argomenti, si è scusato con il pubblico per non saper parlare bene: “Sono un pescatore, non un uomo di cultura”. Intanto i congiuntivi li ha azzeccati tutti o li ha evitati magistralmente e non è poco. Poi chiediamoci quanti si sarebbero leccati le dita dopo la degustazione di un fritto di pesce preparato da un uomo di cultura…

Randagia, che in ultima fila la degustazione non è arrivata…