Camper e bici in monferrato

Qualche giorno di ferie c’e’ ancora e vista l’aria che tira, meglio consumarlo in fretta prima di doverlo passare a fare pizze in casa.

Camper e bici, destinazione Monferrato.

Non sai esattamente cosa vuoi vedere, ti informi. Scopri che molte case della zona sono costruite in pietra di cantoni, una pietra argillosa molto frequente in zona che regala alle case un aspetto elegante ma soprattutto una cantina refrigerante: l’infernot. Qui sono infatti frequenti le cantine scavate nel tufo, alcune classiche, altre piu’ ampie con anche tavoli e sedie scolpiti: un posto fresco per una bevuta estiva.
Ci sono un paio di paesi che offrono la visita ma tipicamente solo nel weekend e i contatti per avere un appuntamento in settimana in questo dannato 2020 non vanno a buon fine, peccato!

Pedalando in monferrato

Ci fermiamo a Cereseto e via, seguiamo quello che e’ conosciuto come “Circuito degli Infernot” con qualche variante per allungarlo un po’. (Descrizione del circuito su piemontescape : https://www.piemontescape.com/it/percorsi-ciclabili/nel-monferrato-degli-infernot/ )
Attraversiamo Cella Monte apprezzando le case in pietra del centro, che avrebbero meritato una visita piu’ attenta e meno frettolosa della nostra.

Ci spostiamo verso Terrugia accompagnati dai colori dorati delle vigne, dove non e’ raro imbattersi in una panchina gigante o in una bella persona, come Giuseppe dell’ufficio informazioni turistiche di Rosignano che elargisce preziosi consigli.
Vuoi vedere un infernot? Le visite guidate sono solo nel weekend, ma la cantina Vicara ne ha uno, i vini da loro costano un po’ di piu’ ma…
Vuoi del vino sfuso? Cantina Surbone, qui sotto.

Big Bench #48 – Rosso Barbera – Sala Monferrato

Pedaliamo ignorando i buoni consigli di Giuseppe, ma ce li ricordiamo bene a fine giornata e quindi, riposte le bici andiamo per cantine.

Per cantine e infernot

Arriviamo da Vicara quando gia’ stavano chiudendo, ma dopo tutte le manovre che ho fatto per parcheggiare il camper?! Il ragazzo mosso a pieta’ rientra verso la cantina e mentre lo seguiamo confessiamo anche di essere li’ per vedere l’infernot. “Pure? Va bene ma sara’ una visita veloce, quindi meglio scendere gia’ armati.” E ci porge due bicchieri che riempie di Grignolino, partecipando all’assaggio in prima persona. Mentre scendiamo all’infernot, ci fa notare la pietra locale, i colpi di scalpello, le forme ondulate, la temperatura costante. Risaliamo, il mio socio e’ evidentemente soddisfatto piu’ da quello che sta bevendo che da quello che sta vedendo. Ci sarebbe ancora la bottaia, ma ormai siamo disarmati: poco male, i bicchieri si riempiono nuovamente, stavolta di Barbera (valutato tre bicchieri dal Gambero Rosso). Ma non doveva essere una visita veloce? I locali della bottaia sono semplici e moderni: una fila di botti e in fondo una stanza che sembra la cantina dei nonni, ma scopriamo essere stata una vasca per il vino, in mattoni, talmente grande che ci possono stare dentro quattro persone e il distanziamento. Ne usciamo con un paio di bottiglie e compiaciuti dal ragazzo cosi’ giovane e appassionato del suo lavoro e del suo bicchiere…

Randagia, che continua a seguire i consigli e passa alla seconda cantina

Link utili:

Il circuito degli infernot in bici: https://www.piemontescape.com/it/percorsi-ciclabili/nel-monferrato-degli-infernot/

Cosa sono gli infernot: https://www.percorsimonferrato.com/monferrato-degli-infernot/

Ecomuseo della pietra di cantoni: http://www.ecomuseopietracantoni.it/.

Cantina Vicara: https://vicara.it

Cantine Surbone: https://www.cantinesurbone.it

Randagia, che domani proviamo il salame Muletta