I sentieri della collina di Torino

Eravamo in pochi ad apprezzare i sentieri della collina di Torino. Quei sentieri che dopo una pioggia di solo mezz’ora ti regalano l’impressione di giocare a calcio saponato, quelli che sempre in ombra e ben gelati d’inverno, sono comunque troppo afosi per essere piacevoli d’estate.

I sentieri della collina di Torino sono sempre stati un ottimo allenamento per chi abita in città e non riesce a raggiungere il Musinè dopo il lavoro, ma mai avremmo pensato di passarci le domeniche. E invece, metti un DPCM di qua, un cambio di colore di là, alla fine eccoci tutti ai piedi di Superga.

Basilica di Superga in una limpida giornata invernale (foto di Laura Bruno)

Oltre a noi assidui frequentatori, adesso anche le famiglie torinesi scoprono i principali sentieri della collina mentre gli abituè si guardano attorno con occhi spalancati “Mai vistla tanta gent parej ambelesi” e cercano varianti meno conosciute.

Foto di Katia Galizia dal gruppo I sentieri della collina di Torino

Chi in bici chi a piedi, chi preoccupato di rispettare i confini comunali, chi “Ma qui dov’è che siamo?“. Tanti torinesi in questi mesi hanno riscoperto la nostra collina: in effetti non ho più dovuto togliere ragnatele con la testa sui sentieri, quasi piacevole. Chissà se durerà anche quando avranno trovato il vaccino, ma soprattutto chissà se durerà quando avranno riaperto i centri commerciali nel weekend…

Se una volta era il CAI ad accompagnarti in montagna, ora ci sono i social per andare in collina. Già perchè molti non osano andare da soli, cartine alla mano: un po’ per paura, un po’ per noia, un po’ perchè non sanno tenere una cartina in mano, neanche se travestita da app. Allora qualche consiglio scambiato sui social, qualche foto del percorso su un post possono essere di aiuto per spronare i più timorosi.

E allora ecco che nascono i gruppi Facebook come “I sentieri della collina di Torino” che nato a Luglio 2020, ha superato gli 8.000 iscritti mentre scrivo queste righe che saranno già 9.000 mentre le leggi tu. Ognuno condivide foto e descrizioni delle gite, chi più assiduamente chi meno. Così ecco che emergono l’esperto di Valle Sauglio, l’abituè del sentiero 16, le sconosciute cascate del Rio Crivella. Qualcuno cerca compagnia, qualcuno cerca itinerari: l’importante è che ognuno trovi quello che va cercando, in un modo o nell’altro e nel frattempo cammini.

Randagia, che Torino non sta mai ferma.