Notte Tricolore
Diluvia. I tergicristalli non riescono a sintonizzarsi con la frequenze delle gocce, ma poco importa. Nel grigio della pioggia spiccano macchie di colore ai lati della strada. Sui balconi le tante bandiere bianconere e le poche granata si sono ritirate e al loro posto, proprio lì dove a Natale si arrampicavano i babbi, ecco sventolare il nostro tricolore. A pensarci bene, erano più i babbi a dicembre che le bandiere a marzo, ma Santa Claus è internazionale, Garibaldi no: anche se lo chiamavano l’eroe dei due mondi, ai rumeni della mia zona sembra fregargliene poco. Chissà se nel 2056, verso la fine di dicembre, inizieranno a pullulare sui nostri balconi bandiere blu con le stelline: no, non per la nuova campagna pubblicitaria dell’EuroSpin, ma per il cinquatesimo anniversario dell’ingresso della Romania nella comunità europea.
Nel 2056 forse non avrò voglia di scaricarmi il programma della notte blu, starò lì davanti alla tv, a fare la calza, o, più probabilmente, a perdere tempo su internet. Invece a sto giro, il programma della notte tricolore, me lo scarico, e non mi sembra niente male.
Mercoledì 16 Marzo, il Fibonacci di luce rossa non si sentirà più solo sulla mole, altre luci gli terranno compagnia, o lo offuscheranno. Qualche luce d’artista verrà rispolverata fuori stagione: eccerto a Torino il reciclo va alla grande, mica solo con i rifiuti!
Dalle 21 in poi, in piazza Vittorio, musica da tutta l’Italia : Roberto Vecchioni che ha vinto Sanremo, e quindi ci sta. Davide Van De Sfroos che tutto diresti tranne che sia italiano, ma ci sta. I Tazenda per la sardegna, Peppe Voltarelli per la il regno dell’anduja, Irene Fornaciari per il tortellino, Syria che dove sia finita negli ultimi anni non si sa, ma ci sta. Luigi Maieron
per il Friuli Venezia Giulia. I Buio Pesto, non è il caso di dire da che regione, casomai saltassero le luci d’artista. I Lou Dalfin e i Mau Mau, che giocano in casa e poi, i Tinturia e Nidi d’Arac: alla faccia dell’unità d’Italia, chi li hai mai sentiti questi? Dalla Sicilia e dalla Puglia, rispettivamente, ma alle mie orecchie non sono arrivati mai, come la mettiamo? Per fortuna non c’è solo San Remo con il tormentone di “uniti uniti”, ma anche youtube con i suoi “search”, e al concerto ci arrivo preparata.
Randagia, picchì pì ad ogni riccio ti caccia nu capriccio