Randagi con meta

  • camper
  • outdoor
  • Ebooks
    • Trekking in Nepal
    • Trekking Isole Egadi
    • Trekking Costiera Amalfitana
    • Trekking a Capraia
    • Scialpinismo sull’Etna
    • Tracce GPS
  • Cerca

Saluti

Posted on Maggio 28, 2011 by randagia

Entra, accende la luce e chiude la porta con due giri di chiave. Spalle alla porta, si sofferma con un lungo rilassato respiro. Nessun rumore. Toglie i mocassini, allenta la cintura mentre si dirige verso la camera. Via i jeans. Buttati sulla poltrona KIVIK in fondo al letto. A passi lenti e nudi raggiunge il bagno, dove su un ordinato GODMORGON si lava i denti, con cura, per i tre canonici minuti, chiudendo il rubinetto quando l’acqua non serve. Risciacqua lo spazzolino e lo ripone nel suo cappuccio ripara-polvere. Butta acqua fredda sul viso, per svegliarsi. Peccato che sia già passata mezzanotte. Non importa, c’è ancora tempo. Due occhi vispi e sereni lo guardano dallo specchio. Sorride. Gli sembra di sentire la voce di Barbara “Sotto questa barba non si vede quando sorridi!”. Si vede, si vede. Son vent’anni che si vede. Si guarda ancora, si sorride di più, si vuole bene. Si vuole bene un botto.

SMÖGEN, il divano, sembra chiamarlo. Accetta l’invito lasciandosi accogliere, in slip e T-shirt, dai morbidi cuscini, morbidi quanto morbido può essere un cuscino svedese. Ripensa alla serata appena trascorsa. Due amici storici davanti ad una pizza ed una birra. A parlare di lavoro e di vita. Più di vita che di lavoro. Due occhi vispi e sereni ascoltano i racconti degli altri occhi, quelli vispi ma provati, quelli che raccontano del tumore con cui stanno combattendo da un paio d’anni, della voglia di combatterlo, per vedere la figlia crescere, adesso ha solo 3 anni. “E io non crepo finché non s’è sposata… almeno tre volte!”. Luca dice sempre così, per sdrammatizzare la sua malattia. E giù due sorsate di birra su una gorgo e pere. Gli occhi sereni parlano invece dell’ultimo cliente conquistato, e di quell’altro perso. Di Barbara, che lo capisce al volo, da anni. Di Diana. La nuova vicina. Hanno cenato un paio di volte insieme. Da lei, da lui. Una tipa in gamba, non una maga in cucina, ma con delle buone bottiglie. Una di quelle con cui gli argomenti vengono. “E non solo gli argomenti” pensa Luca più incuriosito che stupito, senza interrompere. Ha una cucina ABSTRAKT rossa. I vini li tiene nel pensile in alto. Ieri hanno aperto un Morellino. Diana non è altissima, e per arrivarci si deve proprio allungare, si vede che fatica. Lui non l’aiuta, è troppo bello vederla da dietro. Con la maglietta che si alza sulla vita e il filo del tanga che si lascia vedere. Chissà se lei lo fa per provocare. “Matematico” pensa Luca, sempre senza interrompere. Di provocare non ha bisogno. E’ entrata nelle sue fantasie erotiche dalla seconda chiacchierata.

Un condominio interessante, si può dire. “E per quanto credi che rimanga solo nelle fantasie?”, chiede Luca, quando l’esposizione dell’argomento è terminata. Non ne ha idea, per ora gli va bene così. Una voce fuori dal coro con cui confrontarsi. Un desiderio, anche solo fisico, si sta facendo strada. E’ una bella sensazione, perché mettersi fretta? Già, perché? E giù due sorsate di birra sull’ultima fetta di una quattro stagioni. Luca ride. “Non mi far cazzate eh, Barbara è in gamba, non mi far casini per un tanga che si intravede! O almeno non farti beccare. Che poi, invece di chiuderla nell’armadio basta farle attraversare il pianerottolo ed è a casa sua… Certo che però, una trovata in chat, lontana centinaia di chilometri, no?” No, non sarebbe lo stesso. Non potrebbe scambiare il segnale per fare due chiacchiere, a notte fonda. Almeno non quel segnale. “Quale segnale? Guarda che gli SMS non sono a corto raggio!” Due giri nella toppa quando rientri, se hai voglia di chiacchierare. Se di là rispondono con due giri, viene l’altro e porta il vino. Se i giri sono quattro, buona notte. “E se non senti giri, vai a dormire? “ O aspetti. Potrebbe non essere in casa. “Sei forte tu… S’è fatta una certa, andiamo? E salutami Barbara. E pure Diana.” Ultimi sorsi di birra, due caffè, il conto. Oggi ha offerto Luca.

Rumore di tacchi sulle scale, è sicuramente Diana. Apre la porta e la richiude. Un giro. Due. Tre. Quattro. Game over. Stasera niente chiacchiere. Sorride. Prende il telefono e scrive: “Ti saluta Luca, sta alla grande. Ti bacio, buona notte!”. Il saluto a Diana lo porterà un’altra volta.

Alla ricerca della Pera Cunca

Posted on Maggio 22, 2011 by randagia

Alla ricerca della Pera Cunca

15 Maggio 2011. Giornata delle mongolfiere al castello di Masino. Palloni colorati che si muovono lentamente nel cielo, e chi se li perde! Troviamoci una camminata da fare in zona, tanto le mongolfiere vanno in alto, si vedono comunque, mica sei obbligato a vederle dal castello. Allora facciamo un collage dei consigli di google: non parcheggiamo proprio di fronte al Castello, ma nel paesino prima, per arrivarci a piedi, che ha sempre più fascino. E dopo il castello, preseguiamo per la “Pera Cunca”, un masso erratico che si pensa sia stato usato dai celti per riti religiosi. Facile, no?

A5 uscita Scarmagno. Seguiamo le indicazioni per Castello di Masino/Vestignè. A Vestignè, parcheggiamo nei pressi della chiesa e del campanile, e imbocchiamo il sentiero acciottolato che inizia dietro le costruzioni, costeggia alcune vigne e con percorso poco faticoso, a parte il superamento di molti alberi caduti che costringono a qualche acrobazia, raggiunge le mura del castello e la rampa d’ingresso. (Fonte: http://www.gulliver.it/index.phpmodulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=7082). Gli alberi caduti lasciano qualche graffio sulla gambe, a chi adora i suoi think pink fucsia, che tanto resistenti non sono, forse perchè son tarocchi.

E quando arrivi al castello, sorpresa! Le mongolfiere son già andate e tornate. Ma come? Non dovevano andare in cielo? E non le abbiamo viste? Si sono alzate di poco, e per poco. Alle 10. Ora si teme il brutto tempo, fino al pomeriggio non si alzano più. Vabbè. Indicazioni per la PeraCunca zero. Chiediamo alle guide del castello: sanno che esiste, ma nessuno l’ha mai vista. E che è, il mostro di Lochness? Ci consigliano di chiedere in paese. Paese: una via e quattro case. Chiediamo al primo che ci sembra locale “La pera cunca? Ohi ohi ohi… da soli? Senza guida? Impossibile, vi perdete! Non ci sono indicazioni…” Siamo un po’ perplessi, ma prosegue prontamente “Andiamo a suonare a Manuela, lei fa la guida vi può portare lei!”. Per un attimo mi balza alla mente la pagina della Lonely del Messico o dell’India che ti dice “Ovunque tu voglia andare, non chiedere informazioni perchè i locali ti diranno che non puoi farcela da solo, e ti consiglieranno di prendere una guida, tipicamente un loro amico con cui divideranno i proventi”. Solo che la lonely di Masino non l’avevamo letta. Per fortuna Manuela non c’è, e si limitano a darci due utili indicazioni: continuate verso Campore, la strada passa di fianco alla Cascina di Campore e poi, auguri, chiedete. E che sarà mai. Ma sapete cosa succede dopo Campore, anzi anche prima? Succede che compaiono dei fantastici cartelli, magari non ufficiali, ma su cui qualcuno ha meticolosamente scritto con un pennarello “PERA CUNCA”. Ai suma! Cammini un’oretta buona, sempre in piano, nei boschi. E’ un itinerario ideale per le biciclette, un po’ lunghetto a piedi, ma tanto, noi si chiacchiera. Si passa vicino ad una cappella votiva e si svolta a sinistra, sempre ben indicato. E poi si arriva al cartello finale. Sul cartello due indicazioni apparentemente contrastanti: quello che punta a destra dice “PERA CUNCA: prendere sentiero davanti al cartello”, quello inciso sul palo dice “PERA CUNCA: primo sentiero a destra”. Insomma, la pera è proprio nel raggio di 10 metri da quel cartello, ma non si vede!!!! Se ci vai, prosegui 10 metri sulla strada che stavi facendo, e poi prendi il sentierino piccolo sulla destra, e il pietrone è proprio lì. Beh, diciamo che noi l’abbiamo presa più larga, ma alla fine, siamo arrivati. Questo dettaglio non l’abbiamo riferito ai personaggi del paese che ci aspettavano al ritorno. Sosta d’obbligo, a comprare il miele, di fianco al Pozzo Valentino, dove Valentino ci fa prendere il miele con un dito dai nidi d’ape: miele misto cera, sarà anche naturale, ma la cera non è proprio proprio buona. Il miele invece… Due chiacchiere, una bevuta di Erbaluce, e con lo zaino appensatito dai barattoli di miele, si torna a valle.

Delle centinaia di mongolfiere, nessuna traccia. Tempo brutto, non si sono alzate. E anche si fossero alzate, sarebbero poi state solo cinque.

ARGOMENTI

  • blog (220)
  • camper (16)
  • iocomproqui (10)
  • outdoor (71)
    • canoa (3)
    • scialpinismo (12)
    • trekking (32)
  • viaggi (92)
    • Francia (3)
      • Corsica (1)
    • Grecia (1)
    • Islanda (2)
    • Italia (67)
      • campania (2)
      • friuli venezia giulia (3)
      • lampedusa (3)
      • lombardia (3)
      • piemonte (47)
      • sardegna (1)
      • sicilia (7)
    • Messico (5)
    • Patagonia (6)
    • Portogallo (3)
    • Spagna (4)

CONTATTI

Copyright © 2025 · All Rights Reserved · Randagi con meta

Sì usiamo i cookies, come tutti. Clicca “accetto” per consentirne l'uso. Se invece vuoi saperne di più...
Cookie SettingsAccept All
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA