Due passi nel budello di Noli, una foto ai suoi portici, una visita alla chiesa. Davanti alla focacceria c’è già la coda, c’è sempre la coda. E poi si parte, a piedi, per un giro ad anello fino a Varigotti dove la spiaggia di Punta Crena invita a una lunga pausa.
Nella tranquillità del mattino ti godi la piccola baia: una nuotata con i tuoi pensieri per poi sdraiarti alla fresca ombra delle falesie. Quando la spiaggia inizia ad affollarsi è il momento di riprendere il cammino. “Saliamo prima che scenda quel gruppone!” ti intima l’uomo indicando una gran file di gente. In un attimo state già risalendo il ripido sentiero, facendovi spazio tra chi con timore o cautela sta cercando di arrivare al mare. Effettivamente il percorso non è banalissimo per la gente in infradito: in un paio di punti ci si cala su una roccia, con l’aiuto di una corda. In uno di questi punti, l’uomo dribbla i titubanti e sparisce all’orizzonte, mentre tu, mossa a compassione, fai cenno alla ragazza di scendere tranquilla che tu puoi aspettare. Il fidanzato le da indicazioni del tipo “metti il piede qui, sul nido di chiurlo”. Dall’alto due ragazze ti chiedono se è difficile. No, ci sono le corde che aiutano e poi vale la pena! Non sembrano convinte, hanno paura di non farcela a risalire. Quando finalmente la discesa assistita della fidanzata è terminata, una delle indecise dice all’altra: “Se ce la fa la signora a salire, scendiamo anche noi”. Minchia, se ce la fa la signora? “Ma per chi mi avete presa? Per una vecchietta?” Afferri un cavo con la mano destra e ti sollevi, con un piede raggiungi lo zoccolo di gnù a sinistra, la mano libera agguanta l’altro cavo più in alto e con un’ultima falcata sei su. “È ginnica la signora”. Ora scendete, stronzette.

Se l’uomo ti avesse chiesto di salire più veloce possibile non saresti salita così veloce, se ti avesse detto di tirarti su di braccia avresti sostenuto di non averne la forza. Invece, se due tipine senza una ruga pensano di essere meglio di te, ti sale una carogna tale che il tuo corpo compie di sua sponte azioni che non avresti neanche osato chiedergli. Forse è questo che si intende quando si dice che la testa è più importante del fisico, che serve motivazione per una buona prestazione. Forse.
Negli incontri sul percorso, merita una menzione speciale il motociclista che con tuta e casco integrale ha raggiunto la spiaggia. Casque! Un centauro distante oltre dieci metri dal suo mezzo e non seduto al bar è una rarità ammirabile, considerando anche l’aggravante: sudare sette camicie non è nulla in confronto a sudare in una tuta di pelle nera e spessa, forse questo è il motivo per cui tutti i motociclisti si fermano al primo bar.
fonti utilizzate per scrivere questo articolo
Percorso ad anello escursionistico da Noli a Varigotti, passando per la grotta dei Falsari: https://www.gulliver.it/itinerari/capo-noli-da-varigotti-anello-per-noli-e-altopiano-delle-manie/
L’indimenticabile episodio di Aldo Giovanni e Giacomo in Tre uomini e una gamba:
Le foto di tripadvisor: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194761-d11741317-Reviews-Spiaggia_di_Punta_Crena-Finale_Ligure_Italian_Riviera_Liguria.html