I martedì sera – colle della portia

Un sole che spacca. E sei al lavoro. Due nuvole in cielo, le prime gocce. E sei fuori dal lavoro, al solito ritrovo con quelli del martedì sera. Il motociclista è venuto in macchina, di acqua ne ha presa abbastanza la scorsa settimana. Qualcuno si presenta, ma causa meteo si dilegua. Qualcuno ha una riunione improvvisa, qualcuno prepara cena per un compleanno che ha da venire, sì tra una settimana, qualcuno si era dimenticato di una commissione su marte. Le defezioni quando minaccia pioggia adducono motivazioni molto creative. “Ma si dai andiamo, al massimo ci prendiamo un aperitivo a val della torre”. Nella mail di convocazione compariva anche il nome del maratoneta, ed un altro paio nuovi. Sbirci su facebook: uno è di quelli che corrono in tutina, l’altra ha un fisico da ministra dello sport. Sarà dura. E infatti lo è. Ma chissene, Colle della Portia l’hai fatto un sacco di volte, anche se ti lasciano sola te la cavi. Si parte da borgata Ciaine, per accorciare un po’ il dislivello. Sentiero. Pietraia. Sentiero di pietre. Pietraia. L’ideale quando minaccia pioggia. L’apripista ha un passo niente male, che dopo poco non tieni più. “Randa, guarda che bei narcisi!” recita qualche speranzoso, pensando che ti servano solo distrazioni. No, è il fiato che ti serve, e nessuno te lo può prestare. “A sinistra!” c’è il passaparola dai primi agli ultimi, che se sbagli lì non ti passa più. Poi diventa mulattiera, e chi vuoi che si perda? Forse chi per recuperare il branco non alza neanche gli occhi dal terreno e parte per la tangente in una curva, finendo in un sentierino che presto si dimostra sbagliato? Già sei lenta, se ancora sbagli strada… Torna sui tuoi passi, datti dell’idiota, e continua per la mulattiera. Si vede solo più cielo, ci sei. Si vede solo più cielo e due sagome che stanno scendendo ma si fermano con un “Ah no, eccola!”. Gentiluomini, tra un’imprecazione e l’altra sarebbero anche venuti a cercarti. Al colle, il panorama non è dei meglio, tutto grigio. Ma intanto, mica hai il tempo di godertelo: gli altri son su da un pezzo, si scende! Eccerto, entra nel rifugetto a firmare il diario. C’è chi fa il solito disegnino, che non hai tempo di riguardare: quando ci passerai la prossima volta ti farai una risata. Il branco in discesa è più socievole, si riesce anche a raccontarsi pezzi di vita oltre al classico “come stai?!” del parcheggio.
Qualcuno deve scappare, ma qualcun altro si ferma per un boccone al pub, a concludere la serata.

Randagia, che macchinata bagnata, camminata fortunata