“Ciao bambin, a metà dicembre vengono i nostri amici dell’Emilia a visitare Torino. Sono tre coppie, un po’ più giovani di noi (e questo non vuol dire giovani, n.d.r), uno credo abbia qualche difficoltà di movimento, gli dici in che albergo dormire, dove mangiare e cosa vedere?”

Questa richiesta mi arriva da mia madre a intervalli regolari, per amici sempre diversi.

dove dormirE a torino

Quanto agli alberghi, come tutti i torinesi, ho il vizio di dormire a casa mia. Non avendo un amante clandestino non saprei proprio cosa consigliare, mi limito a suggerire le zone. Aprirei Booking Torino – Zona San Salvario Valentino e pescherei tra le offerte: è vicinissima al centro e comoda per la metropolitana. Se uno ha il dubbio se includere o meno la colazione, sappia che le pasticcerie in zona non mancano. Un’amica che apprezza molto questa zona, consiglia senza pensarci due volte l’Hotel Plaza: vicino alla stazione Dante della metropolitana e comodo per le apericene da Beerba. La zona di San Salvario è, insieme al Quadrilatero Romano e Piazza Vittorio Veneto, una delle zone della movida, ma non la più rumorosa, dormibile. Se si è disposti a spendere un po’ di più, si può puntare proprio alla Zona Centro Storico di Torino.

cosa vedere a Torino

Eviterei di pernottare nella zona del Quadrilatero Romano, ma per nulla al mondo mi perderei il mercato di Porta Palazzo, Porta Pila per i torinesi, magari nella sua versione domenicale del Gran Balun, che di regola sarebbe la seconda domenica del mese, ma a Dicembre ogni domenica è buona. Puoi trovare di tutto su quei banchi, anche la bici che ti hanno rubato il giorno prima. Si raggiunge con i tram 3,4 e 16.

Il mercato è vicinissimo alle Porta Palatina da cui si raggiunge con due passi Palazzo Reale. Non è distante neanche alla Chiesa della Consolata, con la sua Madonna Nera: i motivi per visitare questa chiesa sono tanti, ma il principale è che di fronte c’è Il Bicerin, un caffè storico di Torino dove il nostro Cavour andava a bersi il bicerin, appunto. Quel gusto di caffè che incontra il cioccolato e si intreccia con la panna non ha nulla a che vedere neanche con il miglior marocchino che abbiate mai potuto assaggiare, provatelo e fatemi sapere.

Per chi ama visitare regge reali e musei, ci sono a disposizione le tessere Turin Card che in 24, 48 e 72 ti offrono un’overdose di cultura, a patto che tu sia riuscito a capire bene le istruzioni e ti sia ricordato di prenotare “con largo anticipo”, alla faccia dei last minute. Se avete intenzione di visitare la Reggia di Venaria, Il museo egizio (la settimana scorsa, il 20 Novembre 2024, per il bicentenario hanno rinnovato gli allestimenti della Galleria dei Re) e magari anche Il Museo del Cinema vi potrebbe convenire la Turin Card e vi conviene pensarci prima, per questa annosa questione del prenotare le visite. Se decidete per la TurinCard, potete prendere insieme anche il biglietto per il trasporto pubblico.

Scegliete voi se andare in collina alla Basilica di Superga oppure salire sulla Mole Antonelliana, ma una delle due cose fatela. Per deformazione personale, consiglio la Basilica con tanto di salita a piedi nei boschi (circa 500 metri di dislivello su sentieri non sempre facili ma profumati in primavera, colorati in autunno e gelati in inverno), ma tranquilli c’è la cremagliera storica che vi porta fin su oppure ci potete arrivare in auto. Dal piazzale si gode uno splendido panorama sulla città.

Quanto alla Mole Antonelliana, si dice che se uno ci sale da studente, non si laurea più, ma di solito gli amici dei miei genitori non hanno questo problema.

Se non volete visitare molti musei, per gli spostamenti potete limitarvi a prendere i biglietti del trasporto pubblico, la GTT. Non sono svizzeri, ma per i turisti vanno bene, sulle periferie ne parliamo la prossima volta. C’è la formula giornaliera (DAILY) anche per famiglia (DAILY x 4), acquistabili in tabaccheria o tramite l’app TO MOVE. L’app consente di avere uno sconticino sui biglietti, ma sinceramente non la consiglio a chi sta a Torino pochi giorni: i problemi tecnici che talvolta portano a multe non valgono il gioco (Ehi GTT, migliori questa cosa?)

In Piazza Castello, dove troverete Palazzo Reale e Palazzo Madama, c’è un fornitissimo Ufficio del Turismo che dovrebbe mettere a disposizione opuscoli gratuiti per guidarvi nella visita della città, darvi informazioni sugli eventi del momento e su eventuali temporanee chiusure o limitazioni che a me sfuggono sicuramente, ma a loro no.

Potete passeggiare sotto i portici di Via Po che collegano Palazzo Reale e Palazzo Madama alla Chiesa della Gran Madre e vale anche in caso di pioggia: per consentire al Re e alla Regina di passeggiare senza essere bagnati, un lato dei portici non ha interruzioni. I Savoia non ci sono più, ma il portico resta, sfruttiamolo! Troverete lo storico Caffè Fiorio, che merita una visita in un freddo pomeriggio invernale.

A Dicembre Torino si illumina con le Luci D’artista: installazioni luminose in diversi punti della città, una più bella dell’altra. Ogni anno se ne aggiunge qualcuna, se ne sposta qualcun’altra. I versi della poesia che due anni fa scandivano i nostri passi in Via Carlo Alberto ora dove saranno? E i lampioni colorati di Piazza Vittorio sono ancora in Piazza Vittorio?

DOVE MANGIARE A TORINO

Ora dopo tutto questo passeggiare vi è venuta fame, volete anche sapere dove andare a mangiare, e per questo ho chiesto alla socia esperta:

Vogliamo il fritto misto? Trattoria Piemontese, ma il consiglio indovinate qual è? Prenotate giorni prima, soprattutto se siete in tanti, praticamente fate che chiamare mentre state leggendo. Si trova parcheggio facilmente se non volete viaggaire con i mezzi pubblici alla sera.

Vogliamo cucina tipica piemontese ? San Giors, a lato di Porta Palazzo ai confini con Corso Giulio Cesare, non è la zona più in della città ma la cucina merita. Anche qui, tutta la piazza di Porta Palazzo è un parcheggio gratuito alla sera e se non si trovasse posto, c’è un parcheggio sotterraneo, a pagamento

Ci piace il formaggio? Trattoria della Posta, non si mangia solo formaggio, anche se non farlo sarebbe un delitto.

Randagia, che adora Torino ma rugna contro le prenotazioni.

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