Molto Messico – Episodio 2 – Teotihuacan: Luogo degli dei

Leggerissime, dotate di solo zainetto, arriviamo in citta’. Come istruita dal forum di www.zingarate.com, cerchiamo il chiosco all’aereoporto che ci dia il ticket per il taxi. In modo da arrivare all’hotel con prezzo fisso. Peccato che qui non esista il supplemento bagagli: ci avremmo guadagnato, non avendoli piu’!
Ci sovviene che per tutto il viaggio avevamo notato come gli altri viaggiassero con bagagli a mano enormi, mentre noi, fighette, con lo zainetto. E li avevamo pure criticati : ma cosa si portano tutta quella roba ? Non possono far che imbarcare… forse la sapevano piu’ lunga di noi. Ma non e’ un problema, il nostro zainetto contiene il kit della viaggiatrice (maglietta deca che si asciuga in una notte, spazzolino, due mutande, due calze, due reggiseni, caricatore cell e adattatore). In futuro potrebbe essere utile arricchire il kit con un deodorante, ma e’ un optional, in vacanza si puo’ puzza’.  D’ora in poi solo bagaglio a mano. Punto.
Ora basta skazzi, andiamo da turiste serie. Bus per Tehotihuacan, facciamoci ste prime piramidi. Vale la pena ? Sono menzionate nell’album Safari, di Lorenzo. La colonna sonora dell’anno. Quindi si va.

Merita veramente, un ottimo inizio. Farlo a mezzogiorno poi, col sole che scotta (ah ecco, anche la crema solare va aggiunta al kit della viaggiatrice), tutti quegli scalini, quel sudore, sempre senza deodorante, ti segna. E sei a posto. In tutto il messico non troverai piramide piu’ alta su cui ti fanno salire o temperatura piu’ forte: una volta che sei salito lifrom_unixtime( tutto il resto e’ in discesa.

IL GIOCO DEL MONDO (Lorenzo Cherubini, Safari)
[…]
Messico, distretto federale
Città di ventisei milioni di abitanti in cerca di un tesoro
La mappa è scritta in codice sugli scalini di Teotihuacan
Ma un incantesimo cancella il suo ricordo
Nel momento in cui si scende e si ritorna in centro
Eppure son sicuro che qualcosa mi è rimasto dentro
Che quando prendo l’auto ultimamente
Guardando il mondo dal retrovisore
Io vedo la mia vita che va via, e non mi fa paura
Anzi mi mette addosso un nuovo senso d’avventura
Avere un’altra faccia sulla nuca
Ha reso più complesso fare manovra
Però non son più solo e son contento
Da zero a dieci vale sempre cento
Tra pace e vento scelgo sempre vento
Scommetto sul futuro in espansione
E butto il dado e cambio posizione
Nel gioco del mondo, che non si vince mai
Mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai
[…]

Randagia, che tra pace e vento sceglie sempre vento