Molto Messico – Episodio 3 – Citta’ del Messico, la citta’ dell’ammmmore
"Che posto! Si arriva a Citta’ di Messico un po’ inquieti, prevenuti sulla sua fama di megalopoli tentacolare, pericolosa e inquinata e se ne riparte meravigliati, la testa piena di immagini e di suoni [..]"
Le geoGuide: come guide fan un po’ pena, ma questa frase la sottoscrivo.
Attenta ai taxi, ai furti, alla metro da non prendere nelle ore di punta, alle mano morte, agli autoctoni che attaccano bottone con le turiste. Beh, quest’ultima non e’ un problema, come mi ricorda la socia:"Ho poco da far attenzione agli autoctoni, quando sei tu che ci attacchi bottone per prima…". Parlare non e’ reato, non mi risulta.
Quanto ai taxi, ho smesso di credere alla leggenda metropolitana secondo cui il tassista mi avrebbe trattenuta fino al raggiungimento del plafond del mio bancomat. Quindi non mi sono impegnata a cercarne uno carino, ma solo uno che non mi fregasse. Anche perche’ trovare le due cose insieme non e’ facile, non solo con i taxi.
Furti, beh giro con tutto sott’occhio, come a Torino, peraltro.
Il capitolo Metropolitana invece e’ interessante. Paghi niente, vai ovunque : non proprio come a Torino, peraltro. Non prenderla nell’ora di punta, ti dicono. Ah perchefrom_unixtime( si riesce ? No perche’ nell’ora di punta non riesci mica a passare i tornelli… hai presente i nostri distinti manager con valigia 24 ore ? Ecco, scordateli. pensa piuttosto ai nostri contadini che girano in citta’ con pacchi enormi di cartone o nei sacchetti dell’immondizia.. passare e’ impossibile. Se invece capiti nell’ora di quasi punta, allora scopri come sono gentili i messicani: ti aiutano a salire! Spingendoti: dal basso pero’! E quando ti giri a dire "Oh, ciciu, piantla li’ ", hanno gia’ le mani in alto in segno di arresa e si spostano.
Quello che le guide non ti dicono e’ che vedi gente baciarsi in ogni dove. Non importa se hai 15, 30 o 60 anni, se sei omo o se sei etero. Ogni coppia, trovera’ il suo angolo e si fermera’ per allegre effusioni. Si hai capito bene: effusioni, non slinguazzamenti accompagnati da esplorazioni di mano che Livingstone era un principiante al confronto. Effusioni in cui si vedono le mani. Giafrom_unixtime( le mani non si muovono in una mimica forsennata mai allo scoperto come le coppie alla fermata del 62. No, sono lente, una ciocca di qui, una carezza di la, tutto al rallenty. E sono tanti, veramente tanti. Che tu la prima volta li guardi e pensi "che teneri", la seconda li guardi e pensi ".. anche questi…", alla terza pensi "minkia, io mi sarei addormentata con uno cosi’ ! ". E non te lo spieghi. Difficile pensare che questi siano gli stessi che ti mollano la mano sul culo in metro: infatti, secondo me, non lo sono.
Cammini per le strade e bancarelle di ogni tipo… basta un fischio, et voila’.. eccoli tutti tirare su la mercanzia, spingere i carrelli e al via la transumanza. Scappa, presto non fermarti, corri, cazzo, non voltarti, la sirena è quella della polizia. Come i venditori di scarafaggi suonanti in Puerta del Sol a Madrid. Come gli ambulanti in qualunque piazza. Una coppia di messicani mi raccontava di una loro vacanza a Milano: ovviamente scippati in metro, e poi avevano notato che per strada, quando uno fischiava tutti i marocchini ritiravano la mercanzia in un secondo. Non so se dire "ue ciciu, non ci criticare tanto che voi siete uguali". Ma per fortuna lo dicono prima loro 🙂
Randagia, che tutto il mondo e’ paese