Le catene di sant’antonio non catene

Seguendo l’esempio di Irene "piu’ lo riportiamo piu’ lo leggono", anche se i miei lettori non sono migliaia, lo riporto anch’io, che son le gocce a fare il mare.

Il testo completo della lettera citata nell’ articolo pubblicato su lastampa :


"Non picchio i compagni e amo la scuola ditemi la verità: non sarò mica un folle?"
"Ma quello che ho scritto interesserà a qualcuno anche se non fa spettacolo?"

di : Giuseppe Rosario Esposito


Mi presento, il mio nome è Giuseppe Rosario Esposito sono un ragazzo
napoletano, uno di quelli che ha la fortuna di poter andare a scuola,
un ragazzo come tanti, uno di quelli che può sedersi di fronte ad un Pc
per scrivere una lettera che probabilmente sarà ignorata poiché non fa
abbastanza "Spettacolo". Non siamo forse nella società dello spettacolo
ad ogni costo?
Ed allora guardando la televisione leggendo i quotidiani, non sento che
parlare della "Non scuola" , non leggo altro che articoli interminabili
sull’ennesimo video caricato su YouTube che riprende chissà quale altro
atto di vandalismo o di bullismo.
Si parla solo di questa "non scuola" che ormai sembra aver preso il
sopravvento su tutto e tutti!
E la scuola? Quella vera, quella dei ragazzi che scrivono per far
sentire la loro voce, quelli che in centinaia e centinaia parlano della
"scuola che c’é" su di un forum on-line di cui nessuno ha scritto,
quelli che si interessano dei reali problemi dei sistemi di istruzione,
quelli che hanno deciso di creare un manifesto europeo degli studenti.
Che fine ha fatto quella scuola? Indubbiamente è più spettacolare far
parlare di sé piuttosto che parlare di sé. Allora forse più che
scrivere una lettera, dovrei filmarmi con uno di quei videofonini
mentre riempio di botte qualche insegnante. Non lo so! Forse sono un
folle se penso che a qualcuno importerà questa lettera, sono un
sognatore nel cercare ogni mattina sui titoli dei giornali "la scuola
che c’è" restando puntualmente deluso da quei caratteri cubitali.
Forse dovrei già sapere che nessuno risponderà a questa lettera. E
forse mi dovrei abituare a non sapere cosa sono gli obbiettivi di
Lisbona 2010, in fondo cosa importa! So cos’è YouTube. Ma scusate se
non posso fare a meno di sognare.

Randagia, che odia le catene di Sant’Antonio, ma questa non lo e’.