Per le strade di San Francisco senza Micheal Douglas

E rieccoci a San
Francisco,  tra questi americani, con non
ti dicono mai solo “ciao” ma sempre “ciao, come stai?” Quando rispondi ti
accorgi che era un come stai? di
rito, che hanno già smesso di ascoltarti, ma poco male. E’ comunque un
esercizio di inglese. Hai deciso che andrai a Mission District, più per il nome
che per altro, ma ancora non sai come arrivarci. Ti passa davanti agli occhi un
tram arancione: giuda faus, roba nostra! Beh, in realtà c’è scritto Milano. E’
la F-line, va bene per andare a Mission
Discrict, prendiamola. Fa uno strano effetto essere andati fino negli Stati
Uniti per prendere un tram italiano. Certo ci sono anche i cable-cars, che ti chiedono cinque dollari invece di due, solo
perché sono più caratteristici: ci si può appendere fuori. Mah, non mi hanno
conquistata. I tram invece sì. Forse la mia preferenza dipende solo dalla
loquacità degli tramvieri. Alla fermata, un tizio inizia l’interrogatorio alla
moglie: no, non sul tradimento, su Alcatraz. “Chi ha chiuso Alcatraz?Oh my god, inizia lei e ride, come fosse ad un quiz TV, guardandoti
come se potesse chiedere l’aiuto del pubblico. La risposta giusta è Robert Kennedy,
nel 1963. Il quiz poi si sposta sui tram. “Da dove arriva questo tram?”
“Dall’Italia,” azzarda lei, continuando a ridere. “Sbagliato, il secondo è
dall’Italia, questo è di Philadelphia”. Ma si perché poi il 90% viene da
Philadelphia, potevamo arrivarci. Ho iniziato a tifare per la donna, ma non ero
così preparata sull’argomento da poterla aiutare. Famiglia spettacolare. E
spettacolari i tram. Tutti vecchi sì, ma affascinanti. Su ognuno, nella parte
centrale, c’è la storia del mezzo. Da dove arriva, chi l’ha ceduto alla città
di San Francisco, in che anno. Carino. Carino essere in una città e viaggiare
sui mezzi pubblici di un’altra. Ma vuoi mettere? Se Torino scambiasse con
Napoli, Milano con Roma e Firenze con Venezia, magari ci esalteremmo all’idea
di essere su qualcosa che proviene da fuori, ci lamenteremmo meno dei mezzi
pubblici e li prenderemmo di più. Roba da dirglielo a Chiamparino, chissà che
funzioni! Non paga, proverò anche i bus: esistono biglietti da 2 dollari,
validi 2 ore, il giornaliero a 11 dollari, quello da tre giorni a 18 dollari.
Sono sempre indecisa su ste combinazioni giornaliere perché a me, in generale,
piace camminare. “Hallo, young lady!
esordisce l’autista quando salgo. Ottimo inizio, man! Gli chiedo se
vende quello da 2 ore o ha anche il giornaliero. Ovviamente solo quello da 2
dollari, ma è uno di quelli che leggono tra le righe: “Stai qui un po’, eh? Ti faccio due ore abbondanti”. E mi dà un
biglietto valido fino alle 18:30. Sono le 10:30. Simpatico, alla faccia
dell’abbondanza. Mi son beccata della young
lady
e un giornaliero omaggio in pochi secondi, niente male come inizio
giornata. Dopo due fermate sale una vecchina che a stento si regge in piedi, e
l’autista “Hallo, young lady!”. Eh,
ma allora ditelo! Evvabè un’illusione durata due fermate. La vecchina mi dice
che tutti amano Eddy, l’autista: come darle torto. Eddy conosce per nome ogni
singola persona che sale e che scende, e ha una parola per tutti. Roba che alla
fine mi son presentata anche io: mica volevo essere da meno!

 

A spasso per la
città in un giorno feriale, mi impressiono: ma quanti cani ci sono in questa
città? Non randagi, ma portati a spasso dai loro dog sitter. Sulla Golden Gate
Promenade ne vedo a mandrie, venti cani per un sitter. Ma il sitter li conta e
spera siano gli stessi con cui è partito, o proprio li riconosce tutti, uno ad
uno? Non so se mi stupisca di più il concetto di mandria, o il fatto che non ci
sia neanche una merda per terra, a dirla tutta. E alla sera cosa succederà?
Ogni cane tornerà dal suo padrone, nel suo alloggio, chiuso. Però avrà avuto le
sue ore di aria e libertà, come un impiegato alla pausa pranzo. Ma cosa ti
prendi un cane a fare, se tanto è un altro a gestirlo e lo vedi solo la sera e
nel weekend? Cosa fai, le prove per quando divorzierai e dovrai gestirti i
figli part-time?

 

Randagia,  meravigliosamente persa tra umanità variegata