Dopo avventure nel mondo, avventure sulla paglia!

Poco tempo, pochi soldi. Si prende un'auto e via. Destinazione? Toscana, bella ma vista. Val d'Aosta? Piena di gente. Un amico confessa un sogno proibito "Il trenino del Bernina". Può essere un'idea. Google di qua, Google di là, con la socia, che sogno proibito non ha, si decide: Svizzera sia ma non fin là. Puntiamo al banale lago di Ginevra, sulla famosa Riviera Svizzera. Il mare non c'è ma i prezzi sono altro che da riviera! Mi chiedi 100 euro a notte? Senza bagno in camera? Scusa ma per 100 euro a notte devi anche farmi trovare un uomo in camera, e che sia carino! Poi ecco lì, il link che ti salva la vacanza: Avventure sulla paglia! Per 20 euro ti offrono un comodo posto in fienile, tu portati il sacco a pelo, loro ti danno coperta e cuscino, servizi e docce, non in camera e colazione inclusa. Bravi sti svizzeri. Quando torno quasi quasi penso a "Avventure in garage" e subaffitto a Torino, ma per ora la soluzione ci esalta, e Svizzera sia!

Non è che i fienili siano proprio proprio in città, quindi un minimo devi deviare, ma chissene, noi l'auto ce l'abbiamo. E via, prima deviazione finile di soli 50 km rispetto all'itinerario previsto e siamo da Alain e Emilie, la giovane coppia che gestisce l'Arc de Cretillons. Lui parla un po' d'inglese, lei sorride tanto. Cuscino e coperta di pile buttati sulla paglia. Siamo gli unici ospiti stasera. Cavolo solo noi due? E meno male, perché temevo gagni in gran quantità, ma cavolo, un fienile tutto per noi quando mi ricapita? Perché non sono con un uomo? E lo stiamo pensando entrambe. Vabbè, chissene. Allarghi i plaid, qualche foto di rito, e una ronfata immerse nell'odore di paglia, in un fienile che sa di nuovo e pulito. Panorama bellissimo, e ottimo punto di partenza per una scampagnata nei vigneti sul Sentier du Bisse, o almeno sulla nostra interpretazione del percorso. L'unica cosa che mi sconvolge, è che in questa terra di pascoli e mucche, a colazione mi servono latte UHT: nessuno è perfetto.

Nei giorni successivi siamo più abili nello scegliere sistemazioni che sì richiedono deviazioni, ma di tre o quattro chilometri massimo. Va bene la natura, ma dopo un po'….

Nella zona del Gruyere infatti troviamo posto vicino a Bulle, a Charmey, La Precorne. Alla mail non rispondono, ma al telefono sì (il numero 3 dell'elenco). Stavolta il fienile ha davvero le mucche sotto. "Metto fuori le scarpe che puzzano?" Sembra davvero il minore dei problemi, i nostri vestiti porteranno il ricordo di questa simpatica notte agreste. Qui hanno troppo da fare con le bestie per farti anche cena, ma almeno il latte a colazione sarà quello vero. Per cena ci consigliano di andare da Marie e Dominique a le Groix Chamois, o qualcosa del genere. Ci sbattiamo a fare 7 tortuosissimi chilometri per mangiarci la meglio fonduta. Sulla strada qualche dubbio di aver ciccato ci viene, traffico zero e per fortuna, vista la larghezza della strada. Dopo aver chiesto conferma a una margara di zona, arriviamo. Marie e Dominique, avendo la sala piena, ci offrono un posto in cucina. E vuoi non accettare? Dopo tutta quella strada avremmo mangiato anche per strada! La cucina è già piena di altri allegri commensali che sembrano più bere che mangiare, uno mi mostra la sedia libera e mi fa cenno di sedermi, lasciando ovviamente la mano ben aperta sul sedile. Che gentleman, quasi quasi mi innamoro… Marie spignatta allegra vicino alla sua stufa d'altri tempi in una cucina sovraffollata. Non le facciamo certo mancare i complimenti: la fondue du Vacherin, che qui costa la metà rispetto a quelle dei locali dei paesini, è una favola! Valeva la pena. Peccato non poter bere, sennò chi le vede le curve del ritorno (da Charmey si prende per Cerniat, dopo il ponte a destra, preseguendo per San Valent e poi per Le Chamoix, la strada è una sola, e ti sembra non finire mai, passa dietro ad un bellissimo monastero. Poi arrivi, abbi fede, e la fatica è premiata).
A colazione una bella fetta di Vacherin si conferma come il meglio della zona, e la padrona del fienile, mossa a commozione, ci regala tutto l'avanzo, con tanto di pane treccia. Buongiorno, il pranzo è servito! La madama ci spiega che loro il formaggio non lo fanno, portano il latte in paese e c'è la latteria che lo fa per tutti. Bene, andiamo a fare acquisti alla latteria. A gesti e ad assaggi recuperiamo un po' di Gruyeres e un po' di Vacherin, mentre sfilano sotto i nostri occhi vassoi di formaggi e frutta. Alla faccia dei nostri salatini, questi si fan gli aperitivi a formaggio al 100 per cento!

Simpatica tappa a Friburgo, dove una funicolare che va a liquami di fogna, in tema con l'odore che ancora portiamo della stalla, ci porta in alto in paese. Ultimo Schlaf im Stroh, qui nella Svizzera Tedesca: bel casino! Tra nipoti che traducono indicazioni stradali di nonne che ci mandano da loro vecchi amori, finiamo nelle gentili mani di un vecchietto che un pagliaio ce l'ha, ma non è da lui che abbiamo prenotato. Poco importa "Io quel che passa prendo!" ci fa capire l'allegro signore, e non stiamo a descrivere come l'abbiamo capito. Continuiamo nella disperata ricerca della nostra ospitante, che ha mandato il figlio all'angolo con una manona verde a farci indicazioni altrimenti altro che Ferragosto, manco per Capodanno arriviamo! Bene, a parte che il posto è in un paese diverso da quello segnalato su internet, a parte che sulla strada non è segnalato, è un bel posto (il numero 11 del solito elenco). Dalla Signora Riedo, credo, sulla strada da Flamatt a Ueberstorf, svoltando a sinistra verso Griesberd subito dopo un negozio di assurdità quali statue di Elvis e dromedari giganti). Ecco lì, vi aspetterà una bella casetta in legno, con il suo bel lettone a paglia, senza mucche sotto, senza luce ma con parecchia documentazione turistica all'interno, e con tanta sana buona ospitalità

Randagia, che augura buona paglia a tutti!