Trent’anni

Un nuovo messaggio su facebook. Titolo “30 anni”. Non sono auguri di compleanno, quelli li ho compiuti da un po'. Si tratta di anniversario: 30 anni fa iniziavamo la prima elementare. Ed ecco che l'amica dell'epoca ha recuperato un po' di indirizzi, e via, “30 anni fa con grande emozione entravamo in PrimaB!”. Entusiasmo? Insomma, io piangevo. Giro di messaggi e si combina, cena di classe. Beh, scuola femminile. Un'altra serata in cui non si concluderà nulla, ma vabbè. Un'altra serata in cui tutti parlaranno di mariti e figli. Invento un mal di testa improvviso? Una inaspettata trasferta su Saturno? Oppure vado e bon? Vado e bon. Che posso rinunciare a tutto, ma non a una serata con gli amici. Recenti o d'epoca che siano. Ora, come riconoscersi? Beh tanto non arrivo per prima, è un classico, e un punto di riferimento ce l'ho, mica le avevo perse di vista tutte. Ed eccoci qui, cena di classe a ranghi ridotti: tavolata da otto. Una bella cinquantenne: la maestra! Maestra! Diamoci del tu, che dopo i trent'anni sei coetanea di tua madre, puoi anche dare del tu alla maestra. Eccola l'amica di sempre, elegante e serena. Okay, sono loro, trovate. Arriva una ragazza super fashion, che non avrei riconosciuto mai. Questa è single, matematico. Si aggiunge una bella bionda con collana Tiffany e vestiti alla moda. Bella mamma questa. Arriva la mora, capelli lunghi come 30 anni fa e fisico da ballerina, infatti è una ballerina. Al tavolo ci aspetta una mora ricciola con faccia che sprizza felicità, con l'ultimo arrivato di famiglia attaccato al seno. Ne manca una… no aspetta, quella chi è? Una massa di capelli trattenuta a stento da un elastico, non può che essere lei. C'è chi vede quotidianamente un'altra della classe, ma sono talmente amiche adesso, che ha rimosso il fatto che siano state compagne di classe alle elementari e non l'ha invitata: eh beh ragazzi, è il presente che conta! E poi c'è chi ha portato le foto. Che idea grandiosa. E via, di bambini si parli, a chi il cesareo, a chi l'induzione, e poi le suocere, mamma mia le suocere. Nessuna che si lamenta del marito, strano? Ma no, son sposate da poco. Spero nell'altra single che mi dia una spalla, un argomento diverso da pargoli e beghe familiari. Macché, anche la fashion girl non vede l'ora di averne dei suoi, e l'argomento rimane quello! Qui gli orologi biologici son scattati per tutte, scapole e ammogliate, e non c'è "snooze" che tenga, il mio deve essere impostato su un altro fuso… Comunque bella serata, la fashion girl scappa in mercedes, la testa riccia entra nella carrozza di Winnie the Pooh e io cavolo, ssto anabbagliante bruciato lo devo proprio sostituire.

Randagia, che si è fatta una cultura 😉