Gucia dopo gucia

Non si usa più far la danza della pioggia, ma un sacco di sciatori fanno quella della neve. I risultati però sono modesti, quindi per ora si può solo tentare di risalire le piste ed evitare le multe: Cervinia o Mongi? Cervinia, che si sale di più, dicono quelli che ne sanno. Ti fai coraggio e vai, poi sto corso l’anno scorso sarà pure servito a qualcosa no? Chissà quanta roba dimenticherai, o non saprai più usare, sei già pronta alle prese in giro. Ma in fondo tutti hanno un po’ paura di dimenticare qualcosa alla prima uscita. Tu hai dimenticato i calzettoni, ma un paio di calze del tuo numero sbucano da un altro zaino: la figura l’hai fatta, ma i piedi sono salvi. Chi ben inizia…
Mervagliosamente bianco, meravigliosamente sole. Dopo pochi passi: “Randa, ma le gucie al corso non te le hanno insegnate proprio o sei tu non le hai imparate? Vienimi dietro e fai uguale”. (La “gucia” è quello che sui manuali di scialpinismo è definito come “tecnica di inversione di marcia”, per noi è gucia). E quest’anima pia inizia a ricamare una gucia dopo l’altra, a destra e a sinistra, che neanche tua nonna a punto croce era precisa così. E tu segui, o almeno ci provi. C’è chi ammira le tracce in discesa, chi col fiatone guarda la gucie in salita. Ripasso fatto, ora vedi di ricordartelo, e di pagargli da bere.

Mentre salite, le “tutine” vi sorpassano, e non solo quelle. Si incrociano amici vari, i personaggi conosciuti tramite guilliver.it e poi, voilà, una selezione della scuola sci, con il Diretur in testa. Tutti alla prima gita, tutti a dire “sto faticando”, “son salito da bradipo”, sì sì, intanto sei salito. Quando arrivi a Plateau, il Diretur è già pronto per la discesa:”Randa, mi scrivi una relazione?” Eccerto, le relazioni ti son sempre venute meglio delle gucie.

E poi arriva la discesa anche per te, con le gambe che urlano alle prime curve, e la faccia che sorride a quelle dopo. C’è un sole che spacca le pietre, e ci sono le pietre che se non fai attenzione ti spaccano gli sci.
Qui si scende insieme, scialpinisti e pistaioli, c’è spazio per tutti. Ma tranquilli pistaioli, tra poco togliamo il disturbo, o almeno si spera 😉

Randagia, che ogni inizio è un’emozione