Mary Poppins era una scialpinista

Un passo dopo l’altro. Destro, sinistro. Gucia. Destro, sinistro. Destro. E basta. Lo sci sta giù, lo scarpone viene su. L’attacco non attacca, non allo sci, non più. Ti fermi come un’ebete, ti giri indietro e guardi i compagni che salgono dietro di te, con lo stesso sguardo di un bambino che si è fatto la pipì addosso.

I compagni per fortuna sono meno ebeti di te. Uno prende lo sci, e come un chirurgo ordina “Cacciavite!” Stella o taglio? Se è tork, non c’è speranza. In pochi secondi compaiono cacciavite a taglio, a stella, pinze e bisturi. Scotch americano e fascette di plastica. La borsa di Mary Poppins è vuota in confronto allo zaino di uno scialpinista. Intanto gli altri passano, e se hanno qualcosa di utile lo lasciano al gruppo dei McGiver. Lo scotch americano fa spessore nei buchi, e le viti, con il dovuto sforzo, forse tengono di nuovo. Un giro di fil di ferro attorno, due buone fascette ben strette, un giro di scotch americano per decorare. Come nuovo. Provi a minimizzare, invitando gli altri rimasti a salire comunque in cima, tu li avresti aspettati lì. Ma non funziona così, ti ricordano che il giro è ad anello, di lì non ci ripasseranno. Vorresti sprofondare, e sprofondi, perchè la neve lì è ancora tanta, e senza sci non stai su. Gli artigiani del rattoppo ripartono all’inseguimento del gruppo, mentre, come da regolamento, uno dei capigita si ferma e scende con te. “Ora devi scendere leggera, lo zaino te lo porto io”. Eh già, ma il culo te lo devi portare tu, che di leggera hai forse la coscienza, di certo non la sciata. Neanche ti conosce, tanto tranquillo non sarà. “Senti, facciamo un bel traverso, e magari giri a papera, da ferma. Lo sai fare, vero?” Nei suoi occhi il terrore che la tua risposta sia “no”. Sì sì, almeno quello lo sai fare. Gli hai dimezzato la gita, ora vedi almeno di minimizzargli i problemi. Traverso, inversione. Traverso, inversione. Ma se l’attacco tiene, magari una curva la proviamo? Tiene. Tiene bene!

Arrivate alle macchine, senza le chiavi, ma poco importa: nessuno si è fatto male. Aspettate un po’ che anche gli altri scendano, e poi acciughe al verde, torte natalizie e allegria, come nella migliore tradizione GSA.

Randagia, che anche oggi ha portato a casa la pelle e le pelli