Io compro al Lidl. Già, ho studiato, ho un lavoro e compro al Lidl, un discount di origine tedesca arrivato in Italia nel 1992 (cit. Wikipedia).
Ci trovi i barboni al Lidl” mi diceva la nonna negli anni 90 quando il barbone era un ubriacone che aveva sperperato tutto, non un padre di famiglia, plurilaureato e disoccupato che non sa dove battere la testa. Anche oggi ci sono i senzatetto al Lidl: forse perchè possono dignitosamente comprare invece che rubare.

Qualche amica mi chiede con aria schifata: “Ma perchè vai al Lidl?” Non ci vado da sempre, all’inizio credevo alla storia dei barboni. Nenche la pubblicità in TV mi aveva conquistata: prodotti inutili ai piu’, venduti a un prezzo così basso che ti convinci che servano anche a te. Tu che vivi sola, puoi resistere al cuociuova da mezza dozzina a soli 5 euro? Tanto, sarà mica vera quella storia delle uova e del colesterolo? E che dire del decespugliatore a 30 euro ? Certo tu non hai un giardino, ma metti che un giorno le piantine del vicino crescano troppo e ti diano fastidio, con quello le elimineresti in un attimo…

Una sera vado a trovare i miei e sento un profumo inebriante di pane appena sfornato. Avevano comprato la macchina del pane da Lidl. Da allora ogni volta che li vado a trovare è come quando entravo in panetteria al mattino presto dopo la discoteca. Mio padre ha preso alla lettera la definizione di “macchina del pane” e in quanto macchina l’ha messa in garage, dove sforna quotidianamente: pane bianco, pane di segale, pane al diesel. Vista questa nuova passione gli ho regalato una farina di lusso, macinata a pietra, comprata in non ricordo quale panificio di classe e come ringraziamento mi sento dire “Sì buona, ma preferisco quella del Lidl. Poi guarda qui su Altroconsumo dicono anche che il burrocacao del discount è buono…” Speriamo non lo metta nell’impasto…

Effettivamente, le analisi degli ultimi anni di Altroconsumo hanno evidenziato che i prodotti Lidl non sono poi così male (a parte il pesce, se non erro).

La collega figa sempre vestita bene e dalle unghie impeccabili un giorno afferma “Io di acetoni per le unghie ne ho provati tanti, ma niente è meglio di quello della Lidl, costa meno di un euro”. Dovrei provarlo anche io, non diventerò figa uguale ma almeno spendo meno.
Dopo una vacanza in Islanda un amico mi dice “Sai lo Skyr islandese? L’ho trovato alla Lidl a meno di un euro”.

Eccheccazz, allora ci vado anche io a sto Lidl. Provo lo skyr e l’acetone per le unghie. Alla cassa, su quei ripiani tranello per il cliente in coda, ci sono dei sacchettini mix di frutta secca e disidratata a 0,89 centesimi. (Lo stesso prezzo da tre anni, mai che li mettano in offerta n.d.r). Il mix esotico contiene l’ananas e la papaya, il fruit le nocciole, il grain le bacche di goji e i semi di girasole: vuoi non provarli tutti a meno di un euro? Li provi, ma la somma fa più di un euro.

Per completare l’opera, arrivata a casa cerco su internet commenti sui prodotti e mi imbatto nel gruppo Recensione Prodotti LIDL (NON CLICCARE, da dipendenza). Un gruppo di fan sfegatati: era dai tempi del liceo e di Simon Le Bon che non leggevo commenti di fan così accaniti. Il gruppo nasce per le recensioni dei singoli prodotti ma è ormai evoluto in una piacevole community di amanti del brand. Il volantino viene pubblicato nel gruppo in anticipo: molto comodo per l’utente attento, un po’ meno per me che oggi son andata a cercare le barrette di sesamo della settimana greca che ci saranno invece solo da lunedì. E’ dal gruppo che so quando c’è la settimana del trekking, con zainetti e bastoncini, o quella della biciletta con i quanti e i coprisella (perfetti per lo spinning, mi dicono).

Trekking Sentiero Roma, ho trovato un altro con gli stessi snack…

Nel gruppo ognuno dice la sua, su tutto. Chi posta la foto di una spalla scottata con il commento: “Ottimi i solari Cien, se ti ricordi di metterli…” . Non ho contato le foto dei sandali estivi su cui si sprecano commenti degni delle Manolo Blahnik di Sex&TheCity, invece sugli shorts si tende a recensire più la modella che l’articolo: certo perchè le ragazze del gruppo si fotografano con i vestiti appena acquistati, non importa se tutoni o lingerie (astenersi perditempo), per condividere nella community l’effetto vero, non quello del volantino, quello provato proprio come si farebbe con un’amica .

Quelli che mi incuriosiscono di più sono i soggetti che postano foto di cibo con il commento “Ho comprato questo, qualcuno di voi l’ha provato? E’ buono?” Ma scusa, se l’hai già comprato e l’hai lì, perchè non lo assaggi invece di chiedere a Facebook? C’è chi compra al Lidl, chi al Lidol chi al Lidel, ma i prodotti sembrano gli stessi. Quest’estate poi sulle spiagge sembra che il Fenicottero tedesco abbia creato una moda…

La moda dell’estate

Si dunque, volevo dirvi che per le gite in montagna faccio scorte periodiche di:

frutta secca mista (Trovo spesso compagni di gita con la stessa fornitura, vedi foto)
Fruit and Go Squeezer (con tappo richiudibile, con solo frutta no zuccheri o altra roba aggiunta)
Barrette di sesamo (su consiglio di un altro amico che sostiene siano fonte di calcio ottima per chi non consuma latticini)

Ci comprerei anche di più, se solo accettassero i buoni pasto…

Randagia, che sti tedeschi dovrebbero pagarla per la pubblicità che fa…

PS: Mi sono messa a ridere, quando ho visto il cuociuova citato anche da wikipedia, e ho scoperto gli sketch di Maccio Capatonda sulle offerte TV di Lidl, ribattezzato per l’occasione “Piccol”. (https://www.youtube.com/watch?v=nCzq7HCCfUg) se non li avete mai visti cliccate.

#vogliamoibuonipastoDAlidl #iocomproqui