Ma è una Littizzetto con il pinzone in testa e le ciabatte da inverno spinto quella che vediamo stasera in collegamento da casa? Ebbene sì. E’ una Litti che in tutti gli ultimi video su twitter ha i capelli raccolti con il pinzone. Il trucco c’è e si vede, ma il resto? Maglione largo e ciabattoni, non esattamente l’outfit della showgirl famosa ma neanche quello della smartworker qualunque.
A fine marzo 2020 anche tu, smartworker qualunque, non porti più il pinzone. L’hai fatto il primo giorno, forse il secondo ma a tue spese hai presto realizzato che il lavoro da casa non ammette sciatteria. L’hai capito quando, durante l’ennesima conference call, qualcuno ha detto: “Facciamo una video”. Sul tuo viso cala l’espressione dello squattrinato che sta bluffando a poker quando l’avversario dice “vedo”: in mano hai meno di una doppia coppia. La webcam non conosce pietà ti ha presentato full screen un’anteprima di te che non conoscevi e che non avresti mai voluto conoscere: la couperose la fa da padrona, senza privare di luce il doppiomento che lascia ancora spazio a un décolleté di quelli che “a casa mica lo metto il reggiseno”. A questo punto si è capito che stiamo parlando di una smartworker over 40, che potrebbe quindi godere di tutte le attenuanti per non pigiare quel pulsante, in primis per rispetto dei colleghi e della decenza. Peccato che ormai gli altri siano già tutti collegati, manchi solo tu: che fare? Spegnere il modem e simulare un disservizio di rete o accendere il coraggio e cliccare “Start my video”? La seconda che hai detto: indossi il tuo sorriso più falso e entri in una videoconferenza che speri sia breve, invece si rivelerà inutilmente eterna come tante altre.

Terminata l’agonia dichiari 15 minuti di pausa caffè per, nell’ordine:

  • Lavarti i denti, che l’alito da web non si sente ma fa figura
  • Mettere il solito strato di fondotinta che copre bene o male le macchie di gioventu’
  • Darti una truccatina a favore di telecamera
  • Dare un senso a quel nido di paglia che hai sulla testa, anche se un senso non ce l’ha
  • Cercare un reggiseno poco imbottito, per non far vedere troppo la differenza tra il prima e il dopo

Sei riuscita a fare tutto nel quarto d’ora, non hai fatto miracoli ma hai raggiunto la decenza: puoi tornare online. Dal giorno successivo non ti fregheranno più: dopo il caffè, trucco, parrucco e qualche gioiellino che male non fa. Certo questo vale per quelle che non si svegliano gnocche tutte le mattine e per quelle che credono a Babbo Natale.

Noti anche che l’eleganza delle tue unghie scheggiate, frutto di ore di tempo libero passate a lucidare casa, non viene esaltata dalle riprese della tua webcam. Proprio per questo la domenica sera ti siedi sul divano e ti dedichi alla manicure: smalto a mani e piedi anche se, a meno che tu cada gambe all’aria dalla sedia, nessuno vedrà il mirabile risultato della pedicure. Sei lì al secondo strato di smalto, quando eccoti a tutto schermo la Litti con il pinzone. No Lucianina, dai, con quel pinzone nero non ti si può vedere. Vuoi fare la smartworker? Va bene, sei una di noi ma cambiati dai, pettinati e mettiti in tiro: quarantena o no, non saremo mai gnocche, ma manteniamo un minimo sindacale di “vita normale”. A marzo 2020, il pinzone da smartworking è morto di covid-19.

RandagiaMaNonAdesso, che della ricrescita ne parliamo la prossima volta.