Dalle Lumache ai collI: in camper in valle grana
Chiocciole o Lumache? Cherasco lo sa.
Partiamo il giovedì sera con sosta a Cherasco, seguendo i consigli di Sara Matteodo – Professional Tour Guide & Sommelier, meglio nota come la mia amica blogger. Le ho sempre chiamate lumache, ma sono chiocciole: hanno il giuscio, o almeno lo avevano. Quindi chiocciole fritte, tagliolini alle chiocciole, chiocciole alla parigina: all’Osteria Umberto ci siamo tolti la voglia! almomento di scegliere il dolce, io mi butto sul classico bunet mentre il genitore saggio rimane sulla torta alle nocciole proposta nel menu e ci azzecca: morbida, gustosa, con uno zabaione che da la carica per le salite dei prossimi giorni.

Pedalando verso la valle grana
Dopo una notte tranquilla all’area camper gratuita di Cherasco, la famiglia si divide. Io proseguo in bici: visito i resti romani a Bene Vagienna e pedalo sulle rive della Stura, nel Parco Fluviale Gesso-Stura tra fiori gialli alti quanto me e pozzanghere marroni larghe più di me.

Bisogna fare i conti con le piogge dell’ultimo mese: le pozzanghere occupano tutta la strada e non ti lasciano scampo e i percorsi sul telefono ti propongono di attraversare il fiume su due ruote.

Superate queste piccole incomprensioni, un bel percorso mi porta fino all’area ristoro, allestita per l’occasione a Caraglio. Avere un camper per ammiraglia ha i suoi vantaggi. Si incontrano piante di ciliegie e di gelsi, stagione perfetta. Non mancano le fontane fresche e l’ombra.
Più per ingannare il tempo che per effettiva curiosità ho prenotato la visita guidata alla Cooperativa La Poiana. Scelta azzeccatissima: la simpatica Arianna ci accompagna nella visita, dal laboratorio del casaro
alle stanze di stagionatura per poi chiudere con una degustazione che è di fatto una cena.

Ci siamo innamorati del Blu di Pecora e del Castelmagno di Alpeggio, anche se il prezzo di quest’ultimo ha fatto sì che la love story durasse poco, giusto il tempo della degustazione appunto.
CAMPER IN LIBERA IN VALLE GRANA – PRIMA NOTTE

Le varie app consigliano di parcheggiare al cimitero di Monterosso Grana o alla pista di pattinaggio di Pradleves, ma perché non agli impianti sportivi? Con l’erba appena tagliata e una fresca spiaggetta sul fiume, molto frequentata dai pescatori della zona?

Fauniera 2481 – iO c’ERO
Sabato 17 Giugno 2023: Colle Fauniera 2481 la strada verso il colle è chiusa al traffico sia dalla Val Grana che dalla Val Maira ed è per questo che sono qui, per pedalare con mio padre. Ma di questo abbiamo parlato in un altro post: Fauniera 2481.

CAMPER IN LIBERA IN VALLE GRANA – SECONDA NOTTE
Spostiamo il camper al Santuario di San Magno, su una strada che ormai ci sembra di conoscere a memoria, essendocela sudata in bici. Il parcheggio riservato ai camper non è nè grande nè panoramico, ma basta fare due passi per vedere tutta la valle e le cime, nebbia permettendo. Dormire al fresco dei suoi 1700 e molti metri non può fare che piacere.
La Grotta del ghiaccio
Il meteo non invoglia a grandi scalate, allora basta una passeggiata tra i rododendri verso la grotta del ghiaccio. ma il ghiaccio c’è? Io non l’ho visto, un pastore mi ha spiegato che il ghiaccio si forma solo in estate, ma lui non ha mai capito per quale magia…
Il santuario di Castelmagno
Quando entro per visitare la cappella alemandi è appena terminata la messa e quello che credo fosse il parroco, si ferma a illustrarci i dipinti affrescati in questa cappella del quattrocento: è cosi che scopro che San Dalmazzo è stato un santo vero, e non solo un borgo. La cappella è visitabile quando è aperto il santuario, ma non ci sono visite guidate organizzate. C’è un QRCode per la video guida, ma sembra uno scherzo dal momento che internet non prende.

Montemale di Cuneo
Un veloce scarico acque a Caraglio e puntiamo al borgo di Montemale di Cuneo, un paesino un po’ arroccato, con la strada un po’ ripida, tanto che il freno a mano non tiene, ma come tutti i paesi anche Montemale ha un cimitero, per quanto piccolo, e il parcheggio del cimitero è sempre una garanzia. Se avessimo avuto il coraggio di attraversare il paese in camper, avremmo trovato un bello spot dove passare la notte, nel verde e panoramico, ma non è stato così e siamo scesi verso Dronero.
CAMPER IN LIBERA, UN PARCHEGGIO DELLA MADONNA
Scendendo da Montemale, adocchiamo un bel viale alberato con tanti tavoli da pic nic: ci attrae di più del parcheggio di Dronero. Si tratta del Santuario della Madonna di Ripoli, andiamo a vedere: c’è chi gioca a bocce, chi spinge un passeggino, chi fa le sgumme con la moto. Tanti cartelli ricordano di lasciare pulito come si è trovato: noi questo sempre lo facciamo.

Cerchiamo un cartello che indichi il divieto ai camper, ma non c’è, solo uno che riporta “E’ fatto divieto assoluto di montare tende” e noi tende non ne montiamo. Il fatto che il viale sia in forte pendenza e che il campanile rintocchi ogni quarto d’ora non sono sembrati dei problemi, così come la sbarra all’ingresso che però è stata sempre aperta. Prima di andare via, ci è sembrato giusto lasciare un’offerta perché chi tiene ordinato e pulito il posto se lo merita.

In bici a montemale
Ancora un bel giro in bici per le campagne con la salita al Castello di Montemale prima di tornare in città.
Randagia, che adora i weekend lunghi